Io, iper-sessualizzata. Scarlett Johansson e le sue ultime dichiarazioni choc stanno scatenando riflessioni, critiche e facendo alzare gli occhi al cielo: «Sono stata trattata come un oggetto e classificata solo in base alle mie forme», dice Scarlett. «Sentivo che non mi venivano offerti i ruoli che avrei voluto davvero fare. Ricordo che tra me e me mi dicevo: “Forse la gente pensa che abbia quarant’anni”». E ancora: «Recitavo da molti anni, perciò la gente pensava che fossi più grande», riflette oggi.
La conclusione? «Forse per questo sono stata iper sessualizzata» ha spiegato lei ospite del podcast di Dax Shepard, Armchair Expert.
Ma davvero Scarlett e le altre credono che denunciare a scoppio ritardato un sistema possa aiutarle a cambiare immagine? C’è chi nel web non gliele manda a dire infatti, e in primis Dagospia che nel titolo che ripropone la sua intervista sottolinea: “A Scarlett, ma senza quel fisico esplosivo pensavi davvero di poter raggiungere lo stesso successo?”.
Una frase che in molti giudicheranno eccessiva, sicuramente diretta e senza peli sulla lingua, probabilmente per qualcuno offensiva, ma che pone un interrogativo che sta girando molto sui social, tra la comune gente.
Se è vero che da una parte il fisico non possa essere tutto, è anche vero che nello spettacolo rappresenti molto. Inutile nasconderlo e per molti è anche ipocrita dire il contrario. E anche se Scarlett avverte che «non è più permesso classificare gli attori come si faceva prima ed è tutto molto più in movimento, grazie a dio», la verità è che almeno per fare la bella servono le belle! Ma c’è qualcosa di male?
Diverso sarebbe stato riflettere sul perché poi le attrici non possano concedersi altre interpretazioni e rimangano invischiate sempre nella stessa parte di femme fatale.
Forse, da queste interviste la gente si aspetta un poco più di realismo e meno farisaismo.
