Durante la giornata di Giovedì la Francia è di nuovo scesa in piazza contro la riforma per le pensioni. In tutta la grande nation si sono verificate più di 200 proteste, dove ci sono stati 457 fermi e 441 agenti feriti. È evidente che i sindacati francesi hanno indetto una vera e propria giornata di mobilitazione generale per opporsi alla riforma che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile.
Inoltre ciò che ha scosso maggiormente l’opinione pubblica è il fatto che la nuova legge è diventata tale senza il voto in Parlamento ,visto che Macron ha fatto ricorso all’articolo 49. Quella del presidente francese è stata una decisione giuridicamente possibile,ma rarissima nella storia della repubblica francese. In questo senso la forte tensione interna ha avuto ripercussioni anche sul piano internazionale.
Difatti l’eliseo ha annunciato che la visita di re Carlo III d’Inghilerra in Francia è stata rinviata, a causa della violenta natura delle proteste. È quindi chiaro che Macron sta affrontando, non per la prima volta, un serio problema in termini di ingovernabilità, che non si esaurisce solo su suolo francese,ma al contrario comporta problematiche in termini di affari esteri.
Ad aggravare la situazione che sta affrontando la leadership francese,vi sono le ombre che si celano dietro le proteste. Difatti tra coloro che sono scesi in piazza contro la riforma pensionistica vi sono molte voci che si stanno contrapponendo alla NATO e alle sue posizioni in merito alla guerra in Ucraina.
Alcuni protestanti sono arrivati a mettere in discussione anche l’adesione della Francia alla NATO, ritenendola tra le responsabili del protrarsi della guerra in Ucraina. In questo senso parte dell’opinione pubblica è concorde nel dire che Il seguito dato dalla Francia alle sanzioni della NATO contro la Russia non solo non è riuscito a risolvere il conflitto, ma costringe anche il popolo francese a sopportare una serie di conseguenze, soprattutto in termini di cari energia, ormai insostenibili.
La questione è evidentemente complessa, perché contrariamente alle aspettative si posiziona su più tasselli. Difatti la sfida che sta affrontando Macron potrebbe segnare un momento di svolta per la politica francese. In questo senso, l’epilogo della vicenda potrebbe portare al termine dell’ ingovernabilità macroniana o al contrario in termini diametralmente opposti, ad un crollo di leadership.