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Sovranità addio: la Finanziaria cambia la destra

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Sovranità addio, la destra italiana cambia stile e linguaggio. Della “sovranità” si potrà (forse) riparlare nel corso della campagna elettorale per le Europee del prossimo anno. Oggi, alla vigilia della manovra di bilancio e mentre constata di avere solo un gruzzolo di euro a disposizione, Giorgia Meloni lancia nuove parole d’ordine, più adatte alla situazione: una è “complessità”, che sottintende un’altra parola, ancora impronunciabile per la classe dirigente di FdI, ancorché incombente e imprescindibile, “austerità”.

Certo, si tratta di parole che ben s’adattano al profilo “conservatore” assunto da FdI e dalla sua leader in questa prima fase dell’esperienza di governo: la “complessità” richiama necessariamente quel senso di responsabilità che deve assumere una destra di governo per garantire la “stabilità” (altra nuova parola d’ordine) del Paese, anzi della Nazione (Giorgia non intende comunque rinunciare a questa parola chiave).

Però, piaccia o non piaccia, “complessità” non è in grado di gonfiare i cuori di speranze e passioni come “sovranità”, che è stata a lungo la parola-grimaldello che ha permesso, alla Lega prima e a FdI poi, di scardinare le porte del potere, facendo breccia in quella parte strategica dell’elettorato che non ha mai tollerato (e che continua a non tollerare) i vincoli di bilancio imposti da Bruxelles nonché gli sbarchi sulle nostre coste delle navi cariche di migranti.

Ma, tant’è, la coperta è sempre paurosamente corta. E i margini per la politica economica sono miseramente ristretti. Così la Meloni è costretta a rifugiarsi nella “complessità” non potendo pronunciare l’orrendo termine di “austerità” (che sa tanto governi tecnici, da Mario Monti a Mario Draghi). Ecco che cosa ha detto la premier a margine dell’ultimo vertice di maggioranza, dopo aver incontrato i capigruppo dei partiti che sostengono il governo: «Sarà una finanziaria complessa, anzi un anno complesso (appunto n.d.r.). Ma la scriveremo   sapendo che governeremo per quattro anni. E quindi vogliamo impostare soluzioni di lungo respiro». Tradotto dal politichese al linguaggio dell’uomo della strada, vuol dire che il governo non teme le opposizioni (l’orizzonte dei quattro anni) e che ci sarà quindi il tempo, presumibilmente nell’ultimo periodo di legislatura, per accontentare i tanti che oggi rimangono delusi (il richiamo alle “soluzioni di lungo respiro”). È un atteggiamento tutto sommato accorto. Ma, quando si comincia a deludere un parte del proprio elettorato, non si sa mai dove si va a finire. Staremo a vedere se le previsioni della Meloni si riveleranno giuste.

Intanto però registriamo che, per ironia della sorte, l’unico messaggio di “speranza” per i delusi della Finanziaria è arrivato, nelle stesse ore in cui la Meloni si richiamava alla complessità, nientemeno che da Mario Draghi, cioè dal simbolo vivente della “tecnocrazia” che esautora la politica nelle decisioni che riguardano il futuro di tutti.   In un intervento sull’ “Economist” l’ex presidente della Bce dice che i Paesi europei non devono tornare alla rigida austerità del passato. Per Draghi sarebbe il «risultato peggiore possibile». Servono «investimenti ingenti» per realizzare gli obiettivi comuni, dalla «transizione verde alla digitalizzazione». Ma i governi Ue non li possono realizzare «poiché le norme europee in materia di bilancio e aiuti di Stato limitano la capacità dei Paesi di agire in modo indipendente».

Insomma, se la Meloni invita alla prudenza e al bagno di realismo, l’ex premier “tecnico” invita a sua volta ad alzare lo sguardo e ad allargare gli orizzonti dell’Europa. Per Draghi servono «nuove regole e sovranità condivisa». Già “sovranità”, ancorché “condivisa”: l’ex presidente della Bce riscopre la parola magica che ha portato la Meloni al governo.

Sono i paradossi della politica, che la Meloni oggi sperimenta. L’importante è che non creda troppo alla “complessità” che ha oggi scoperto. Dovrà essere pronta a un nuovo cambio di stile quando sarà il momento. La bravura dei leader sta tutta lì.

 

 

 

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