E’ caduta la maschera. Casapound aveva annunciato l’intenzione di sostenere un governo sovranista a guida Salvini. Le risposte, prima una specifica e poi l’altra su Tajani, per molti sono la prova che la Lega è pronta a non ostacolare l’inciucio.
Infatti Matteo Salvini prima dice: “Mi occupo di Lega e di centrodestra, lavoro perché gli italiani scelgano un governo di centrodestra a guida leghista. Tutto quello che accade fuori non mi interessa. Non vedo l’ora di essere messo alla prova, poi dal 5 marzo incontrerò tutti”.
Questo mentre il presidente della Regione Lombardia saluta con favore l’ipotesi di Antonio Tajani presidente del consiglio: “Lo conosco – dice riferendosi al presidente del Parlamento Europeo -. Gli sono amico e mi farebbe piacere se fosse lui, certamente, sarebbe un ottimo premier”. A ruota anche Salvini ha salvato il soldato Tajani: “La Ue brutta è Juncker, Tajani è un’altra cosa”.
Ma a questo punto, proprio non ci siamo. Leggete le parole, provocatorie e concentrate a smascherare il leader leghista, che aveva usato Di Stefano di CasaPound: “Se ci porta fuori dall’euro e dall’Unione Europea e blocca l’immigrazione, siamo pronti a sostenerlo. Dovrebbe essere un governo che non ha Tajani premier e Brunetta all’economia, ma Salvini premier e un Bagnai all’economia”.
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Tutto chiaro?
Sarebbe disposto Salvini a lasciare il fritto misto della coalizione di centrodestra per un governo che davvero porti avanti idee sovraniste e battaglia anti-Eu? La risposta l’ha data Salvini. No, non vuole. Ma non perché è troppo pericoloso sedere vicino agli estremisti, ma perché non si governa che al centro, facendo campagna elettorale su valori forti per poi annacquare tutto con la mediazione e fingere che la colpa sia degli altri.
Prepararsi a un governo Pd-Fi benedetto da Salvini? Tutto sembra portare a quello.
Salvini chiude all’ipotesi di un governo sovranista. Ha gettato la maschera, adesso non farti fregare mai più e vota più forte che puoi. #OraVotoCasaPound https://t.co/aDBR2NIXfJ
— CasaPound Italia (@CasaPoundItalia) 27 febbraio 2018