“Siamo la seconda potenza industriale d’Europa. Ogni anno diamo 6 miliardi di euro in più di quanto riceviamo. Non ci servono i soldi degli altri Paesi europei, chiediamo di poter utilizzare i nostri soldi come vogliamo”. Matteo Salvini è stato chiaro e non sembra per nulla spaventato dal rischio di una procedura d’infrazione per deficit eccessivo richiesta dalla Commissione europea.
La lettera di chiarimenti fatta pervenire in 48 ore a Bruxelles dall’Italia, sarebbe stata giudicata del tutto insufficiente a fornire garanzie da parte dei commissari Ue, che è bene ribadirlo sono in scadenza e dovranno essere sostituti ad ottobre, i quali hanno raccomandato al Consiglio europeo l’avvio della procedura di infrazione a carico dell’Italia.
Non si tratta di un avvio formale della procedura, perché questo compito spetta agli Stati che compongono il Consiglio europeo, ma l’iter parte comunque con il parere e l’impulso della Commissione che attraverso le proprie valutazioni può ritenere giustificata l’adozione della procedura.
Ora sarà chiamato ad esprimersi il Comitato economico e finanziario, l’organismo tecnico composto dai direttori generali dei ministeri delle Finanze.
Decisiva sarà poi la riunione dell’Eurogruppo in programma il prossimo 13 giugno a Lussemburgo, che trasferirà la pratica all’Ecofin del 9 luglio chiamato a pronunciare la sentenza: avvio formale della procedura, rinvio o infine sospensione in presenza di eventuali nuovi impegni prospettati dal governo italiano che ha assicurato massima collaborazione.
Il fatto è che stavolta, diversamente da ciò che avvenne nel 2011, il Governo italiano può contare su un forte sostegno popolare, dal momento che le forze che compongono la maggioranza in base ai voti delle elezioni europee, godono di un consenso nel Paese superiore al 50%. Difficile dunque portare in porto operazioni stile “governo Monti” in stile Mario Draghi-
In rete le reazioni sono molto contrastanti. Si va da chi invita il governo a tenere duro e chi invece teme che il braccio di ferro con la Ue metta in ginocchio il Paese.
Fatemi capire…
In sostanza la #proceduradinfrazione fra qualche giorno ,sarà decisa da quei paesi europei che fanno deficit da anni.È cosi?#Moscovici
— STUFO ROBOT (@StufoRobot) 6 giugno 2019
#proceduradinfrazione ieri dalla Gruber il Ministro ha parlato chiaro: gli italiani hanno i soldi ! Prepariamoci Sarà una estate fredda molto fredda.
Intanto lui sorride davanti agli italiani sconcertati confusi e preoccupati.— jonnyCi (@nuvoli1950) 6 giugno 2019
L’UE avvia una #proceduradinfrazione contro l’Italia. Secondo #DiMaio è colpa del debito prodotto dal #PD
Questo governo e quello precedente ricordano i genitori e le scuole, che si rimpallano la colpa del bullismo giovanile.
( Lucilla Masini @LucillaMasini )#6giugno l
— Prugna (@opificioprugna) 6 giugno 2019
A questio punto la domanda è : Conviene più all’italia restare in questa unione europea o a questa unione europea avere l’Italia che che vi resti?
🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔#proceduradinfrazione— Giorgio Bagnoli (@GiorgioBagnoli) 6 giugno 2019
Se ci fossero stati quei geni di Moscovici e Junker, ai tempi della grande crisi, avrebbero inviato una “letterina” a Franklin Delano Roosvelt dicendogli che non teneva i conti in ordine. E noi oggi non saremmo qui. 🙂 #proceduradinfrazione
— Luca Telese (@lucatelese) 5 giugno 2019
Quindi mi state dicendo che la Commissione #UE propone di aprire #proceduradinfrazione perché stima debito/PIL al 133,7 nel 2019 e 135,2 nel 2020, quando le previsioni di PIL 2019 (di tutta #UE) ballano da mesi?
E, soprattutto, è inezia rispetto all’aumento debito/PIL con Monti? pic.twitter.com/qKFi7o1hOd— Ora Basta (@giuslit) 6 giugno 2019