Trentaquattro professionisti del diritto, tra presidenti di tribunale e avvocati, contro il premier Conte e il suo imperialismo politico: “I provvedimenti restrittivi devono essere attuati nel fermo rispetto dei diritti della persona e del principio di proporzionalità” hanno tuonato.
A un avvocato farà strano sentire che il suo governo viene accusato di giustizia violata, diritti e libertà dei cittadini italiani violati. Ma la richiesta degli uomini di legge è che nella Fase 2 la Costituzione torni a essere rispettata per quello che è.
Scrivono i firmatari in una lettera aperta: “Sarebbe bene, in primo luogo, intervenire eventualmente con norme di rango costituzionale per disciplinare situazioni analoghe a quella in corso, soprattutto al fine di fissare i limiti, anche rispetto ai diritti della persona, che l’azione di governo dovrà rispettare con percorsi parlamentari obbligati, fatti salvi i poteri della Protezione Civile”.
E rispetto alla Fase 1: “Non a caso prendeva vita una serie di provvedimenti di rango amministrativo che, anche eccedendo l’ambito del decreto-legge, restringevano sempre più la libertà personale (ad esempio, l’ordinanza del Ministro della Salute del 20 marzo che vietava l’accesso alle aree gioco e alle zone verdi e vietava attività all’aperto, l’ordinanza dei Ministri della Salute e dell’Interno del 22 marzo che “bloccava” le persone nella dimora anche temporanea in cui si trovavano) senza alcuna copertura legislativa fino al nuovo decreto-legge del 25 marzo. Quest’ultimo si faceva scudo dell’Articolo 16 della Costituzione (‘che consente limitazioni della libertà di circolazione per ragioni sanitarie’) per contemplare anche ‘limitazioni alla possibilità di allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora’, ovvero limitazioni alla libertà personale, che è ben diversa dalla libertà di circolazione, come già insegnavano i grandi costituzionalisti, da Mortati a Vassalli, sulla scorta del dibattito in Assemblea Costituente“.
E ci si è essa poi anche Marta Cartabia che ha ricordato che non si è mai avuta una sospensione dell’ordine costituzionale, nemmeno negli anni del terrorismo e della lotta armata.
E la rete cosa ne pensa? Conte è in imperatore…
Dopo le critiche di Cassese, che ha addirittura definito il primo decreto come illegale, arriva questo messaggio da parte della Cartabia. Il ducetto Giuseppi e i suoi sodali pentademocratici l’avranno recepito?
— Maria Teresa Melì (@MT_Meli_) April 28, 2020
Ah ma quindi anche Cartabia, Cassese , Baldassarre , Fedeli, Delrio , “vogliono la visibilità” ?#Dpcm #Costituzione
— Vana B. (@vanabeau) April 29, 2020
#Cartabia, #Cassese, #Baldassarre, #Silvestri, #Maddalena, lo dicono all’unisono:
I #DPCM sulla libertà personale sono incostituzionali.
Il #Parlamento é stato esautorato o meglio deresponsabilizzato!
Dove sono i partiti di #opposizione, che avrebbero dovuto fare le barricate?— Giuseppe Sottile 🇮🇹 (@GiuseppeSottil6) April 29, 2020
Dall’avvocato del popolo ci saremmo quantomeno aspettati la solida conoscenza della fonte suprema del diritto, la Costituzione. Invece Cartabia ha dovuto ricordare a Conte che “la Costituzione non contempla un diritto speciale per i tempi eccezionali”.
— Azzurra Barbuto (@me_azzurra) April 29, 2020
Capirai, lo dice a uno che manco sul pedalò, sa andare!https://t.co/kC95cbhNCH
— Valeria KindQ (@VNotKind) April 28, 2020