Fra Salvini e Di Maio spunta un terzo attore? Non crede a questo scenario Vittorio Sgarbi tornato in Parlamento con Forza Italia dopo aver fondato il movimento Rinascimento federato con il partito azzurro alle elezioni politiche che Lo Speciale ha intervistato. Nel centrodestra, come possibile terzo attore per Palazzo Chigi, sembra farsi strada il profilo di un costituzionalista da molti individuato in Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale. Sul fronte M5S al posto di Di Maio potrebbe essere invece avanzato come candidato premier il nome del magistrato Giovanni Maria Flick già ministro di Grazia e Giustizia del primo governo Prodi ed ex presidente della Consulta. Due nomi che potrebbero essere proposti al Capo dello Stato per uscire dall’impasse dello scontro Salvini-Di Maio e che potrebbero favorire le necessarie convergenze per dare vita ad un governo.
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Salvini e Di Maio stanno litigando dopo l’intesa istituzionale raggiunta sui presidenti delle camere. C’è chi dice che in realtà farebbero finta per poi accordarsi di nuovo. E’ d’accordo?
“Qualsiasi ipotesi di accordo governativo sarebbe un aborto. I 5Stelle hanno preso molti voti ma hanno perso le elezioni e non hanno i numeri per governare. Non vedo proprio per quale motivo dovrebbero sperare nell’appoggio di un Pd che ha perso peggio di loro e di Salvini che invece le elezioni le ha vinte. Quindi o loro appoggiano Salvini senza condizioni, oppure si va a votare. E’ chiaro che se decideranno di appoggiare Salvini, Di Maio dovrà fare il numero due. Il problema è che il leader 5S vuole fare il premier a tutti i costi e non vuole Berlusconi che le elezioni le ha vinte. Di fronte ad un simile scenario non rimane che tornare alle urne. Il centrodestra non può farsi dettare le condizioni da gente come Di Maio o Fico. Ma scherziamo!”
Non crede all’ipotesi di un terzo attore per Palazzo Chigi?
“Non esiste un terzo attore. Salvini, Di Maio e Renzi si sono candidati a fare il premier. Di Maio e Renzi hanno perso, Salvini ha vinto. Quindi o trova lui i numeri per fare un governo, oppure si deve tornare a votare. Non vedo altre alternative. Anche perché Salvini per avere i voti del M5S dovrebbe mollare Berlusconi, il che è impossibile. Potrebbe avere i voti del Pd ma non mi pare che i Dem possano appoggiare un governo a guida Salvini visto che sono incompatibili con la Lega. Il Pd volendo potrebbe appoggiare un governo 5S ma significherebbe per loro voler andare al governo per forza e perderebbero altri consensi. Poi non esiste in democrazia che due sconfitti si mettano insieme per fregare il vincitore. Tutte ipotesi che non stanno in piedi e che servono solo per esorcizzare la paura del voto. Ma il voto sarà inevitabile”.
Però nomi di possibili terzi attori stanno circolando. Nel centrodestra per esempio si parla del costituzionalista Sabino Cassese.
“Impossibile. Cassese è una bravissima persona ma è un tecnico e al governo devono andare i politici. Non è possibile che alle elezioni si voti uno e ci si ritrovi poi alla guida del governo persone estranee alla politica, catapultate chissà da dove. Eppoi Cassese non è nemmeno di centrodestra”.
Il M5S invece ha la fissa della legalitrà e quindi il loro nome ideale sarebbe quello di un magistrato. Si tratterebbe del professor Flick che potrebbe essere visto con favore dal Pd
“Flick è un mio amico, persona molto seria, non si mette a fare la velina di Di Maio. Ad ogni modo credo che ad ogni ipotesi tecnica, si chiami Cassese o si chiami Flick, la politica debba dire di no. Anche perché ogni formula di governo come detto sarebbe un aborto. Quindi meglio il voto”.
Lei condivide il termine “ircocervo” che Berlusconi ha utilizzato per descrivere il matrimonio fra Lega ed M5s?
“Assolutamente, ma credo che un’ipotesi del genere danneggerebbe in primo luogo proprio il M5S. Io spero che spariscano politicamente il prima possibile, ma se hanno una logica sanno perfettamente che governare con Salvini sarebbe un suicidio”
E sulla tenuta del centrodestra? Berlusconi e Salvini resteranno insieme?
“Sì, perché se si torna a votare Salvini ha bisogno di Berlusconi per prendere voti al Sud. La Lega nel Meridione da sola non vince niente. Spero che Berlusconi possa poi tornare presto direttamente in campo. Non è affatto finito come pensano molti. Alle ultime elezioni non era candidato in prima persona. Lo fosse stato sono certo il risultato sarebbe cambiato”.