L’allarme lo ha lanciato l’ex vice ministro dell’Economia Stefano Fassina di Liberi e Uguali. L’Italia rischia seriamente il default, ragione per cui Salvini e Di Maio farebbero bene a non concentrare l’attenzione soltanto sul tema dell’immigrazione. La vera emergenza, secondo Fassina, riguarda la politica monetaria. “Le proposte in agenda – spiega – sono dettate dalla dichiarazione di Meseberg, firmata da Merkel e Macron il 19 Giugno scorso. Sono esiziali per il nostro Paese. In particolare, con le innovazioni previste per il cosiddetto Fondo Salva Stati, promuovono il default del debito pubblico italiano, con le inevitabili conseguenze sulle banche italiane e, a cascata, su imprese e famiglie”. Lo Speciale ha chiesto un commento in merito all’economista Antonio Maria Rinaldi animatore del sito Scenari Economici.
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L’allarme lanciato da Stefano Fassina quanto è reale?
“Mi pare che l’allarme sia stato in parte superato dalla telefonata fatta dalla Merkel al premier Conte, con la quale gli ha ufficialmente comunicato che non c’è nulla di definitivo nella bozza di accordo divulgata ieri. Conte ha fatto presente che non sarebbe andato domenica a Bruxelles a sottoscrivere un accordo già confezionato o a rilasciare deleghe in bianco, e questo ha immediatamente comportato un intervento della Cancelliera tedesca, costretta di fatto ad accontonare quanto deciso nel vertice con Macron”.
Però lo scontro ha riguardato in realtà il tema dei migranti, è su questo che si è sfiorata la rottura. Sui temi economici non si è parlato molto. E’ soltanto un’impressione mediatica?
“L’accordo è unico e riguarda la revisione della governance europea. I problemi sul tavolo sono tanti, quello dei migranti è uno di questi, anche se adesso sembra l’unico e il più importante non è così. Purtroppo i media italiani stanno facendo passare il messaggio che a Bruxelles si parlerà soltanto di immigrazione lasciando sullo sfondo gli aspetti economici che saranno invece i più rilevanti, per l’Italia e gli altri paesi Ue. A me personalmente interessa che i ministri facciano il loro lavoro e portino risultati, indipendentemente dalle interviste che rilasciano ai giornali. Fino ad oggi abbiamo avuto esponenti di governo super presenti sui media e del tutto incapaci di portare a casa dei successi. Credo che il Governo Conte rappresenterà una novità anche da questo punto di vista”.
Il rischio paventato da Fassina comunque è reale o no?
“Certo che è reale. Lui giustamente invita il Governo a prestare la massima attenzione su tutti i temi in agenda. Ma quello che dice lui è pressapoco quello che andiamo ripetendo tutti da tempo. Se a Bruxelles non comprenderanno che l’Italia non si presenterà più soltanto per firmare e farsi la foto di gruppo, allora continueranno a farci calare sulla testa tutte le decisioni più sfavorevoli per il nostro Paese. Mi pare però che questo rischio non sussista. Conte in maniera molto elegante ha fatto capire chiaramente che se non ci sarà una totale condivisione delle decisioni, non darà il via libera a nessun accordo. La Merkel lo ha capito e si è affrettata a fornire rassicurazioni”.
Fassina scrive: “Con le innovazioni previste per il cosiddetto Fondo Salva Stati, Francia e Germania promuovono il default del debito pubblico italiano”. Nel merito ha ragione?
“E’ evidente. Il tentativo di mettere al muro l’Italia con accordi e regolamenti che vanno sempre a favore degli altri, direi che è perenne. Non a caso da anni le decisioni non si prendono attraverso processi democratici, ma meccanismi automatici che puntano a scavalcare i parlamenti nazionali. Ciò in pratica cancella completamente ogni possibilità di mediazione politica obbligando gli Stati ad accettare tutte le decisioni. E’ necessario ribaltare questo meccanismo riportando al centro di tutto la politica e soprattutto la sovranità popolare. E’ l’obiettivo del Governo Conte che ha già lanciato in tal senso segnali importanti”.
La Merkel ha cercato di smorzare le polemiche con l’Italia, mentre Macron è sembrato rinfocolarle. Vede in questo un gioco delle parti fra Francia e Germania?
“La Merkel per la prima volta dopo tanti anni ha paura che il suo Governo possa franare, vista l’opposizione del Ministro dell’Interno Horst Seehofer, leader della Csu bavarese, alle sue politiche. Questa forza è determinante a tenere in piedi la Grande Coalizione e quindi la Cancelliera non potrà fare a meno di soddisfare le istanze che provengono da quella parte, partendo dalla questione immigrati. Se non riuscirà a trovare in Europa un compromesso accettabile e soddisfacente, rischierà seriamente di saltare, considerando che la sua maggioranza ha numeri ristretti. La signora Angela comincia a vedere all’orizzonte il pericolo concreto di una sua imminente fine politica. Non vedremo più la Merkel dal pugno di ferro, che decideva tutto per tutti, ma per fortuna anche lei se vorrà sopravvivere politicamente, dovrà scendere a compromessi”.