Migranti sì migranti no, la terra dei cachi. Sembra di ascoltare una barzelletta, dove c’è un Alto Commissario Onu che taccia di razzismo un rappresentante del governo italiano e ministro della Repubblica.
E invece è la realtà. Sul tema migranti lo scontro tra Salvini e l’Onu rimane alto, a causa anche della notizia del naufragio di un gommone al largo della Libia.
Parole, quelle dell’Alto Commissario, gravissime e che ora stanno facendo indignare gli italiani in rete, ma non solo. Anche la Farnesina è entrata in campo. E non lo ha fatto diplomaticamente.
Ecco la nota:
“L’Italia ritiene inappropriate, infondate e ingiuste le dichiarazioni odierne dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, relative a presunte inadempienze italiane in materia di rispetto dei diritti umani dei migranti. Da anni, l’Italia è impegnata in operazioni di soccorso e salvataggio di persone nel Mar Mediterraneo, cui hanno fatto e fanno seguito onerose e complesse politiche di prima accoglienza nel territorio nazionale. Di queste operazioni, l’Italia ha assunto il costo prevalente, in termini di impiego di risorse umane, mezzi, finanze e soprattutto, impatto sociale e percezione del medesimo, prosegue la nota. Inoltre, l’Italia ha assicurato azioni concrete di sostegno ai paesi di origine e di transito dei migranti, con progetti di cooperazione e di assistenza in svariati settori: dal controllo delle frontiere alla formazione, all’istruzione, alla sicurezza, all’emergenza sanitaria e alimentare, al miglioramento delle condizioni di vita nei campi di accoglienza. Vasti strati della società civile italiana sono stati e sono impegnati in svariate iniziative, caratterizzate da un approccio di aiuto ai migranti e rivolte alla tutela dei diritti e degli interessi di coloro che intraprendono viaggi terribili e restano vittime di sfruttatori e trafficanti di esseri umani con la speranza di una vita migliore, lontana da guerre, distruzione, povertà e carestie. L’Italia ha sollecitato le organizzazioni internazionali delle quali fa parte a condividere lo sforzo in uno spirito di equa e concreta solidarietà. Più volte, la tragedia delle migrazioni e il suo impatto in Europa è stata portata all’attenzione dell’Unione Europea, poichè pensiamo che dovrebbe attivarsi con ben più efficacia e reale condivisione di quanto abbia fatto sinora. Anche le Nazioni Unite, sono state sensibilizzate: in particolare, abbiamo contribuito a portare il prioritario tema delle migrazioni nel dibattito dell’Assemblea Generale dell’Onu. Abbiamo tentato di spingere le Agenzie specializzate delle Nazioni Unite – Unhcr, Oim innanzitutto – a intensificare la loro mobilitazione e a rendere più efficiente, sistematica e capillare la loro doverosa presenza e opera nei Paesi d’origine dei migranti, in quelli in Libia limitrofi, in quelli di transito e infine, in quelli dai quali i migranti arrivano in Europa. L’Italia e’ pronta a confrontarsi sui reali risultati dell’azione Onu e sul suo effettivo impatto in proporzione alla magnitudo degli epocali flussi migratori. Qualche dato può – forse – aiutare la neo-insediata Alto Commissario a comprendere meglio. L’Italia ha salvato decine di migliaia di persone nel Mediterraneo, spesso da sola, come è stato più volte riconosciuto, fra l’altro ai più alti livelli dell’Unione Europea. Grazie al nostro contributo decisivo, si riscontra una riduzione del 52% delle vittime di naufragi nel Mediterraneo, dall’inizio del 2018, rispetto allo stesso periodo del 2017. Ne siamo orgogliosi. E siamo fieri che i nostri sforzi – umanitari, politici, diplomatici, finanziari, materiali – abbiano determinato la contrazione dell’80% degli sbarchi di migranti sulle coste italiane e dunque, europee, negli ultimi 12 mesi”.
Non è d’accordo con questa versione, ed è tra le reazioni più dure, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che in un post su Facebook scrive:”Dopo un’estate di caccia al nero, di porti bloccati anche per i nostri militari, di sequestro di naufraghi, di primatismo italiano e di razzismo, l’Onu invia osservatori in Italia. Lo ha deciso l’alto commissario Michelle Bachelet, che di diritti umani se ne intende essendo stata torturata nelle carceri del fascista Pinochet e essendo stata profuga e richiedente asilo. Vergognosa la reazione di Salvini che per ritorsione minaccia di tagliare fondi all’Onu. Intanto, con la morte di altri 100 naufraghi a largo della Libia salgono a 1.600 i morti nel Mediterraneo nel 2018″.
Per il governo ha parlato oggi il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, in un’intervista rilasciata oggi al quotidiano La Notizia. Per Di Stefano ora è bene concentrarsi sula crisi libica: “L’Italia di Renzi ha spalleggiato il governo di al-Serraj perché glielo dicevano le Nazioni unite. Noi sosteniamo la linea dell’ONU, ma con un’apertura di RealPolitik ed è il motivo per cui oggi (ieri, ndr) Moavero incontra Haftar”.
Insomma il governo va avanti e incassa il pugno allo stomaco, 5stelle compresi.