Aquarius, Rinaldi: “Che differenza fra la Chiesa e la senatrice ex deportata Segre”

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Aquarius, la nave dei migranti farà rotta verso Valencia dopo che dal governo spagnolo è arrivata la disponibilità ad accogliere gli oltre seicento passeggeri. Ad accompagnare i migranti nel porto spagnolo saranno due navi italiane, una della Marina, l’altra della Guardia costiera per ragioni di sicurezza. Si è aperto il dibattito sulla mossa del ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha impedito alla nave della Ong Sos Mediterranée di approdare nel vicino porto italiano. Lo Speciale ne ha parlato con l’economista Antonio Maria Rinaldi, animatore del sito Scenari Economici e da sempre convinto sostenitore di una politica di forte pressione nei confronti dell’Unione Europea per ottenere ascolto e sostegno sul fronte dell’immigrazione. E se il cardinale Gianfranco Ravasi è sembrato alzare la voce critica della Chiesa contro la politica del Governo italiano, la senatrice a vita Liliana Segre, ebrea sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, al contrario punta il dito contro l’Europa che ha lasciato troppo sola l’Italia.

SU LO SPECIALE I RISCHI DEL TRASPORTO A VALENCIA CON NAVI ITALIANE

La svolta del nuovo Governo nei confronti dell’Europa si è già vista? La vicenda Aquarius ne è una dimostrazione, oppure come sostengono a sinistra si è trattato di una mossa propagandistica a poche ore dal voto amministrativo?

“Non direi proprio che si sia trattato di propaganda. Sono bastate poche ore di Salvini ministro dell’Interno per ribaltare la posizione dell’Italia fino ad oggi esclusivamente passiva. Del resto fu Emma Bonino a dire che questa invasione di migranti fu la conseguenza di un patto siglato dall’Italia con l’Europa in cambio di qualche zero virgola di flessibilità. Ci siamo presi tutti gli immigrati del Mediterraneo per poter spendere pochi spiccioli in più. Ma gli italiani il 4 marzo hanno detto basta. Salvini quel patto scellerato non lo ha sottoscritto e adesso ha stravolto l’ordine delle cose. Ora, è chiaro che l’Italia continuerà a fare tutto il possibile per salvare vite in mare, ma si potrà far carico dei migranti soltanto se ci sarà poi un’equa redistribuzione fra tutti i Paesi europei”.

Sui social c’è chi azzarda un’ipotesi. Non è che l’insistenza di voler sbarcare a tutti i costi i migranti in Italia dimostri che queste persone erano state già prenotate? Potrebbe non trattarsi in realtà di profughi ma di lavoratori fatti arrivare qui per essere sfruttati a basso costo?

” Il rischio c’è, inutile nasconderlo. Ci sono statistiche ufficiali sul fenomeno e queste ci dicono che la stragrande maggioranza di queste persone non sono in realtà profughi che scappano dalle guerre, ma migranti economici. Il che significa che questo traffico dalle dimensioni spaventose rischia di alimentare un sottobosco di illegalità che ha come sbocco finale quella nuova forma di schiavismo dell’età moderna rappresentata da lavoratori sottopagati, senza tutele e senza nulla. Mi auguro che adesso intervenga la Magistratura a fare luce su questi traffici, in modo che vengano a galla i veri interessi che ci sono dietro. E lo dice uno che chiede da anni indagini accurate a tutela di questi poveri disgraziati sfruttati da criminali senza scrupoli”.

Infatti i migranti e i cittadini italiani sono le prime vittime dei trafficanti di esseri umani e di chi lucra su queste persone una volta arrivate qui per sfruttarle nel lavoro. Eppure il cardinal Ravasi ha criticato il Governo citando il passo evangelico: “Ero straniero e non mi avete accolto”. Come risponde?

“Comprendo il buonismo della Chiesa, anche se penso che in questo momento dovrebbe ragionare in un’altra ottica, condividendo cioè una equa redistribuzione dei migranti su scala europea. Questo per tutelare innanzitutto la loro incolumità, consentendogli di spostarsi con mezzi sicuri, anche aerei messi a disposizione dagli Stati, e non rischiando più di perdere la vita in mare in seguito ai naufragi e al tentativo di scappare per raggiungere illegalmente le coste europee. Credo che le gerarchie dovrebbero preoccuparsi di fermare in primo luogo il criminale traffico di esseri umani alimentato anche dal menefreghismo che fino ad oggi ha regnato in Europa”.

E difatti la senatrice a vita Liliana Segre, ebrea scampata allo sterminio nazista, ha detto che la colpa non è di Salvini ma dell’Europa che ha lasciato sempre sola l’Italia. Ha anche detto che è sbagliato parlare di rischio fascismo di fronte alla forte affermazione della Lega. E’ la prova che il problema dell’immigrazione non può essere affrontato ideologicamente?

“La senatrice Segre è dotata di estrema intelligenza e ha detto una cosa saggia. Non è più tempo di fazioni ideologiche, di affrontare il problema con i paraocchi del fascismno e dell’antifascismo, ma pensando soprattutto alle persone che rischiano di morire in mare. Qui se si continuerà ad affrontare il fenomeno con una visione di parte, non si farà altro che il gioco di chi ha interesse a mantenere il caos ed il disordine per contuinuare a lucrare scandalosamente sulla pelle dei migranti. Chi ha pensato fino ad oggi di tutelare gli interessi di questi poveracci aprendo le porte a tutti indiscriminatamente, si è invece rivelato il loro peggior nemico”. 

 

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